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La cooperativa “Montebello”

Qui nasce la pasta biologica da filiera controllata Girolomoni

AZIENDE AGRICOLE SOCIE O AFFILIATE INSIEME PER IL BIOLOGICO

Grano duro e grani antichi da filiera biologica per la pasta Girolomoni

Ad oggi le aziende coinvolte nella filiera biologica della nostra pasta sono quasi 400 in Italia, gran parte stanziate nelle Marche.

La Cooperativa Montebello fa parte dell’Ecosistema Girolomoni ed è deputata alla gestione, al sostegno e all’organizzazione di quella parte del progetto di filiera integrata che va dal seme al molino.

La Cooperativa Montebello propone inoltre altri servizi agli agricoltori, come la gestione associata dei prodotti che vanno in rotazione al grano duro e agli altri cereali. Esempi di questi altri prodotti agricoli biologici sono: ceci, favino, lenticchie, girasole e foraggi. La rotazione è il primo passo di una gestione agroecologica delle aziende agricole, in cui non si pratica la monocoltura ma la successione delle colture.

Scopri le aziende agricole

LE AZIENDE DELLA FILIERA AGRICOLA BIOLOGICA

Avanguardia

Grazie alla collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, Istituti di Ricerca ed Enti di livello nazionale e internazionale, stiamo favorendo l’innovazione in campo colturale e tecnologico. Abbiamo dato vita a Biocereals 4.0 evolutosi poi in Si Riparte, progetto dedicato allo sviluppo dell’agricoltura biologica, che guida la transizione tecnologica delle nostre aziende agricole. Vogliamo supportarle sia nell’implementazione progressiva dei principi dell’agricoltura di precisione, sia attraverso la digitalizzazione della filiera.

Agroecologia

Diffondiamo il concetto di Agroecologia come nuovo modello per uno sviluppo agricolo più sostenibile nel lungo periodo. Questo significa essere Custodi della Terra, significa andare “OLTRE IL BIOLOGICO” per il fine ultimo di restituire “DIGNITÀ ALLA TERRA”, come ci ha tramandato Gino Girolomoni.

Per farlo, incrementiamo tutte le pratiche agronomiche che aiutano la fertilità del terreno e combattono il dissesto idrogeologico, come ad esempio il fare rotazioni colturali più lunghe e che apportano maggior nutrimento alla terra. Promuoviamo inoltre l’abolizione dell’aratura in favore di lavorazioni molto più superficiali e delicate, così come favoriamo la copertura dei terreni.